venerdì 21 gennaio 2011

Ebook di metereologia

Per chi è interessato all'argomento metereologia, è disponibile dal sito www.ufficiometeo.it un ebook gratuito "corso di metereologia per piloti VDS e VFR"; il testo scorre agevolmente e , seppur non aggiungendo niente di quello che si può trovare sul "Trebbi" (sia quello per la preparazione all'attestato VDS che quello per il PPL), la diversa impostazione ed il diverso approccio mi ha permesso di integrare alcuni nozioni che sul Trebbi non mi risultavano chiare; consiglio quindi a tutti di dargli un occhiata dato che un po' di ripasso non fa comunque male.

Potete scaricare l'ebook da questo link: "Scarica ebook"

lunedì 27 dicembre 2010

Corner of Laughter

Tutte quello che dovete assolutamente sapere...
...prima di andare in volo.

  • Un ottimo pilota è colui che, in virtù delle sue superiori capacità di giudizio, evita di trovarsi in situazioni che richiedono di dimostrare la sua superiore capacità di pilotaggio.

  • Ci sono piloti anziani e ci sono piloti incoscienti, ma non ci sono piloti anziani ed incoscienti.

  • E' meglio trovarsi a terra sognando di essere in volo, che trovarsi in volo sognando di essere a terra.

  • Se spingi la cloche avanti, le cose diventano più grandi; se tiri la cloche verso di te, diventano più piccole (a meno che tu non insista a tirare la cloche verso di te, in tal caso diventano grandi di nuovo).

  • La probabilità di sopravvivere è inversamente proporzionale all'angolo di discesa.

  • Ricordate sempre che un aereo si guida con la testa, non con le mani.

  • Non lasciate mai che un aereo vi porti in un posto in cui il vostro cervello non sia già arrivato almeno cinque minuti prima.

  • Impara dagli errori altrui. Non vivrai abbastanza a lungo per farli tutti tu.

  • Fidati del tuo istruttore, ma esegui sempre personalmente i controlli ed allacciati sempre la cintura di sicurezza.

  • La capacità di giudizio viene dall'esperienza, e l'esperienza viene dagli errori di giudizio.

  • Un temporale non è così brutto al suo interno come appare dall'esterno: è molto peggio.

  • Ricorda ! Su un aereo sei sempre uno studente.

  • Continua a controllare tutto, c'è sempre qualcosa che ti è sfuggito.

  • Fai di tutto affinché il numero dei tuoi atterraggi sia uguale al numero dei tuoi decolli.

  • Non vantarti delle tue capacità, cerca piuttosto di colmare le tue lacune.

  • Cose inutili quando si vola: altitudine sopra di te, pista dietro di te, benzina nelle taniche a terra, i cinque secondi appena trascorsi.

  • Cose utilissime quando si vola: quota, pista residua davanti a te, il carburante rimasto nei serbatoi, i prossimi cinque secondi.

  • Volare è il passatempo ideale per chi vuole sentirsi come un bambino, ma un'attività rischiosa per chi lo è ancora.

  • Se vuoi contagiare un amico con la passione per il volo, la prima volta che viene con te fai di tutto per farlo sentire come se fosse in treno: sulle montagne russe c'è già stato, e proprio per questo non ci torna tutti i giorni.

  • Volare è il risultato finale della somma delle seguenti, tue, caratteristiche: Preparazione teorica, Umiltà, Addestramento, Rispetto per gli altri, Rispetto per il velivolo, Rispetto per il cielo.

sabato 25 dicembre 2010

BUON NATALE 2010

Tanti Auguri Di Buon Natale!

Tanti auguri a chi vorrebbe realizzare i propri sogni
tanti Auguri a chi ci spera tutti i giorni.
Tanti Auguri a Tutti i piccini
sia ai ricchi che ai "poverini".

Tanti Auguri a tutti gli amici
che possano essere sempre felici.
Tanti Auguri a chi è solo
che con l'amore possa alzarsi in volo.

Tanti Auguri a chi è ammalato
che possa esser più fortunato.

Tanti Auguri...
di vero cuore
e tanto ricchi di calore.

Per un Natale Festoso
ed un anno brioso
non solo fuori
ma soprattutto nei cuori...

Auguri a Tutti!

venerdì 3 dicembre 2010

Esame di teoria PPL - Verona 3/12/2010

Dopo 8 mesi di studio, il giorno della verità; oggi si scoprirà se il tempo speso sopra i manuali e le sfuriate del mio istruttore sono servite a qualcosa.

Premetto che ho messo a dura prova la pazienza di Lucio, il mio istruttore, ma l'ho fatto nella speranza di migliorarmi e spero che questo sia stato compreso in quanto qualunque sarà il risultato, dovremo ancora fare molta strada insieme :-P

La data dell'esame era nota già da un po' e negli ultimi giorni il libro dei quiz era con me ovunque (e lo è rimasto fino all'ultimo per dover poi sparire nel momento in cui è arrivato il momento di aprire la busta del test).

Ma procediamo per ordine; tutto inizia con l'email dell'Enac con la conferma dell'iscrizione alla sessione d'esame e le indicazioni sul luogo dove si svolgerà la prova; subito noto che il numero di partecipanti era maggiore alle mie attese, saremo una cinquantina, da diverse scuole e per diverse discipline; la maggioranza per l'abilitazione PPL (A) (aeromobile) ma anche PPL (G) (Aliante), PPL (H) (elicottero) e chi semplicemente per la fonia inglese.

La mia attenzione si concentra poi sulla location, io credevo si svolgesse nei locali dell'aeroporto, invece si tratta di un hotel (http://hotelveronesilatorre.it/) che merita una menzione speciale per qualità del servizio e per la cura del particolare, veramente bellissimo !! Peccato che abbia deciso di non arrivare il giorno prima e non abbia quindi potuto goderne a pieno, di sicuro se dovessi ricapitare in zona ci farò un pensierino.

L'ingresso dell'hotel
Per vari motivi infatti ho deciso di fare tutto in giornata e, per essere a Verona alle 8:00 ed abitando a Jesi, in provincia di Ancona, decido di partire da casa alle 4 (!!) per avere un buon margine di sicurezza; di conseguenza la sveglia, come potete immaginare, è stato un po' un trauma, ma oggi è un giorno speciale e non ci si fà caso.
Il percorso
Il viaggio non ha avuto particolari intoppi, la strada era libera e l'unica cosa che si faceva notare era la temperatura che diminuiva man a mano che ci si avvicinava alla meta e ,all'arrivo, tirava un vento gelido.

Arrivato alla hall distinguo subito, qua e la, dei tipi circospetti, tutti con una borsa, come me; si, sono i miei colleghi di "esame" !! Anche fuori, man a mano, si vedono arrivare gruppetti formati da giovani e meno giovani, tutti con la loro valigetta contenente i libri di testo; bene, mi dico, non resta che seguire il "gregge".

Un po' disorientati e chiedendoci informazioni a vicenda, arriviamo tutti alla stanza dove si svolgerà l'esame, tre lunghe file di banchi si estendono fino al tavolo della commissione e l'aria è quella che si respirava alle superiori; gli esaminatori non sono ancora arrivati e, tra chi studia e chi chiacchera, si cerca di alleviare la tensione come si può; dopo aver scambiato qualche parola con i miei compagni di avventura, adocchio un posto in ultima fila e inizio a preparare la postazione mentre dò un ultimo sguardo ai quiz delle materie che mi rimangono un po' piu ostiche, navogazione in primis.

Non passa molto che ecco arrivare la commissione, tutto un tratto mi ricordo di aver fatto caso nella convocazione, che dei tre esaminatori due sono donne e pensando alla pignoleria tipicamente femminile mi dico: "speriamo bene"; infatti le mie paure non erano del tutte infondate, il capo commissione sembra subito molto rigido e mentre svolge l'appello, inizia a spostarci in maniera casuale e.. addio ultima fila. Mi ritrovo infatti in seconda fila, di banco con Massimiliano, un ragazzo di 19 anni anche lui per il conseguimento della teoria PPL (A); rompiamo subito il ghiaccio e iniziamo a chiaccherare della passione che ci ha portato qui.

Intanto l'appello è finito e iniziano a consegnarci le buste con i quiz stando attenti che nessuno abbia vicino, sia sulla stessa fila che davanti o dietro, un altro candidato con lo stesso test; il tempo a disposizione è di 6 ore, abbondante direi, visto che nessuno è andato oltre le 3 ore ma in questo momento ogni minuto è importante e nessuno si sognerebbe di ironizzare sul tempo più che abbondante.

Prima di iniziare il presidente della commissione, un funzionario ENAC, ci spiega come vadano compilati i fogli contenuti nella busta dei quiz e ci inviata, in caso di dubbi tecnici, a rivolgersi al terzo esaminatore, un comandante di ruolo anche lui alle dipendenze di ENAC, che sembra molto tranquillo e un po' rassegnato al carattere autoritario delle sue altre due colleghe; ci ricorda comunque che per le prime due ore non è consentitto uscire dall'aula (fatela adesso insomma) e che se si hanno dei dubbi si debba passare avanti e tenere le domande incerte alla fine in modo da far si che nelle prime ore non ci siano troppi movimenti.

Uno, due, tre si parte !! Apro la busta ed eccolo qui, l'esame è questo, non è poi così diverso da quelli di prova fatti fino a poco prima presso la scuola quindi forza, niente paura; le domande scorrono senza troppi problemi e tiro un sospiro di sollievo quando arrivo a navigazione e scopro che non ci sono troppe domande sul triangolo del vento (non lo sopporto !!! ). Sono ormai passate 2 ore e sono quasi alla fine, quello che è fatto è fatto, un ultimo giro di controllo e, a quasi tre ore dal'inizio della prova, compatto il mucchietto di fogli e consegno il mio compito.

Fuori dall'aula, chi aveva già finito, stava a piccoli gruppi, confrontandosi e cercando conferme sulle domande che avevano sortito più dubbi e cercando informazioni su l'ora in cui verranno consegnati i risultati; alcuni candidati erano li per riparare alcune materie, avevo quindi già vissuto questa esperienza e ci spiegano che i quiz vengono corretti mano a mano che vengono consegnati e che verremo chiamati singolarmente appena finita la correzione del proprio test; non mi resta che aspettare.

Non passa molto che sento chiamare il mio nome, la tensione sale, vado verso il tavolo della commissione e mentre il respiro si ferma e la testa ripete "ti prego, ti prego, ti prego...", la presidente frettolosamente mormora: "si si ok, passato! A posto !"; non mi riconsegna nessun compito corretto ed io non mi azzardo a chiederglielo, poi mi interesserà sapere quante e quali domande ho sbagliato, ma adesso sinceramente non mi interessa !!! FATTA !!!

sabato 1 maggio 2010

Prima lezione di volo

La visita medica ormai è superata quindi non c'è più motivo per fare solo teoria; è arrivato il momento di mettersi alla guida di un vero aereomobile di aviazione civile.
L'appuntamento è per mezzogiorno e non voglio fare tardi, è la prima lezione e non è il caso di farsi riconoscere subito, i miei proverbiali ritardi arriveranno più in la ;-)

L'aeromobile
Pronto nel  piazzale, il bianco e verde I-CUCC (foto) un Cessna C172M
Skyhawk II del 1973 mi aspetta maestoso.
Il C172, per il suo volare pacifico e mansueto e per la sua semplicità di pilotaggio, è il veivolo impiegato per la formazione dalle scuole di volo di tutto il mondo ed  è quasi un passaggio obbligato per qualunque allievo pilota; il Cessnino non è un buon mezzo solo per le prime lezioni  ma viene utilizzato anche per eventuali abilitazioni data la sua economicità di impiego. Per me infatti sarà il compagno di avventure per tutto il corso PPL e per la successiva abilitazione IR e notturna. Seppur ormai quasi negli "anta" non ha i segni della vecchiaia e, a parte gli interni che lasciano un po'  trapelare l'età, la struttura sembra ancora in ottima forma.

Lucio, l'istruttore
Non c'è scuola senza istruttore, colui che rappresenta la figura da imitare, colui che agli occhi dell'allievo detiene il vaso del sapere; per il mio corso l'istruttore è Lucio Gabrielli.
Lucio è comandante per una compagnia charter locale e mi aspetta con un sorriso (solo dopo capirò che stava ridendo sotto i baffi ) pronto per portarmi su e vedere quello che sono in grado di fare.

Preparazione prevolo
Bene, l'aeromobile c'è, l'istruttore è pronto... non resta che iniziare... Ogni volo inizia sempre con l'ispezione esterna del mezzo, un giro di ricognizione attorno al veivolo allo scopo di verificare l'assenza di qualsiasivoglia anomalia strutturale; sia che per un ultraleggero 2 posti che per un 747, ogni volo inizia sempre con l'ispezione; aiutati dalla Check List si controllano la fusoliera, le ali, i piani di coda etc.. con un preciso ordine e con specifici controlli per ogni sezione.
Schema Procedure ispezione esterna
(Manuale I-CUCC)

Essendo la prima volta che effettuo un ispezione su un 172, Lucio mi illustra quali sono i punti chiave da controllare e quale sia la procedura corretta per ogni controllo; dopodichè, finalmente, saliamo a bordo.

Le differenze con l'ultraleggero si fanno vedere subito, si, perchè già per salire non c'è bisogno del cosiddetto ingresso "di culo" ben conosciuto dai diportisti; i sedili, poi, meritano una menzione particolare, sono più comodi del divano di casa: "bene" mi dico "visto che ci dovrò passarci diverse ore sopra" e, voltandomi verso i posti dietro, mi lascio sfuggire un sorriso di soddisfazione: sono su un aereo di Aviazione Generale (AG) !!

Prima dei controlli interni, Lucio mi spiega il pannello strumenti e mi fa familiarizzare con i comandi a bordo; l' I-CUCC è certificato anche per il volo strumentale quindi alcuni strumenti basici sono duplicati è presente anche altra strumentazione specifica (ILS per esempio); non essendo il primo aereo che piloto, gli strumenti basici li conosco e ci concentriamo su quello che nel VDS non c'è: gli strumenti di navigazione (Vor, Adf etc..), il comando di controllo della miscela, il selettore delle utenze radio e alcune altre cose. In pochi minuti mi fa una panoramica di tutto il pannello e rimandiamo una spiegazione più approfondita nel momento in cui inizieremo a utilizare i singoli apparati.
Check list I-CUCC (pagina 1)

Prendo in mano la checkList e ... adesso si inizia veramente; freno parcheggio ok, sedili regolati, cinture allacciate, porte chiuse, fusibili check... la lista è lunga e ci vuole almeno un minuto prima di passare al fatidico: "Via dall'elica !!!"; il motore inizia per la prima volta a borbottare; porto subito i giri a 1000, come dalle indicazioni del manuale, check della pressione dell'olio e faccio la prima chiamata radio: "Fano radio, India Charlie Uniform Charlie Charlie, Radio check e stop orario" " India Charlie Charlie 5 quinti 28 primi" mi rispondono, questo significa che posso finalmente dire per la prima volta "Fano radio, India Charlie Charlie rulla punto attesa 05".

Eppur si muove
Dò un po' di trottle e le ruote iniziano a rotolare nell'asfalto del parcheggio dell'aereoporto di Fano, nel tragitto fino al punto attesa si effettuano gli ultimi controlli sugli strumenti giroscopici e sul corretto funzionamento della bussola e dei freni!!
Il punto attesa è dove ci si ferma e si effettuano le prove motore prima del decollo e dove, in caso di traffico, si attende che la pista si liberi; scorro nella checklist per cercare la sezione della prova motore, eccola !! Motore a 1700 giri, prova miscela...ok; motore a 1900 giri, prova magneti... regolari; vuotometro... ok, amperometro... ok; bene, sembra tutto apposto: riporto il motore a 1200 giri (per i giroscopi): è ora di prepararsi al decollo.
Cicchetto bloccato, magneti both, miscela ricca, aria al carburatore off, serbatoi both, altimetri regolati, comandi liberi, flap decollo (2 tacche), pista libera; "Fano radio, India Charlie Charlie si allinea e decolla pista 05".

Lucio mi fa cenno di andare, dò un po' di potenza al motore per vincere l'attrito dell'asfalto; mi muovo, entro in pista ed effettuo l'allineamento; cavolo, la pista è bella lunga, fa una bella sensazione abituato a piste da 400m; ci siamo, la bussola segna 050°, sono allineato. Stiamo occupando la pista e non c'è più da cincischiare, giusto il tempo di allineare il giroscopio, portare il trasponder su ON che sento in cuffia: "quando vuoi andiamo"; lo sguardo fa una scansione veloce sul pannello strumenti: temperature in arco verde, miscela ricca; andiamo!!!

Il decollo
Motori a tutta potenza (!!) e subito: "Piede destro cane!!" è Lucio che con la sua grazia mi vuol dire di rimanere ben allineato durante la corsa di decollo correggendo con il pedale destro l'effetto di spostamento laterale a sinistra dovuto alla coppia dell'elica. Stiamo accellerando, 40,45,50,55... 65 Mph; applico una leggera trazione al volantino e leggiadramente si stacchiamo dal suolo. Lucio mi spiega le procedura di decollo: 70 Mph, a 300 ft via flap e 80Mph, 500 piedi (ma non prima di aver terminato la pista) virata in controbase e 90Mph; a 1000 ft (50 ft prima) livellare e portare il motore a regime di crociera (2300 rpm). Eseguo!!

La missione
La missione in se, non presenta punti di rilievo, essendo la prima lezione si deve prendere confidenza con il mezzo e si effettuano manovre basiche come discese, salite e virate larghe. Il veivolo è placido e stabile, si ha un sensazione di robustezza; non trovo particolari difficoltà. In circa 40 minuti completiamo e ci accingiamo a tornare in circuito per l'atterraggio.

In ritorno
"Fano radio, India Charlie Charlie in sottovento destro 05, riporterà infinale", ormai in circuito si inizia la configurazione di atterraggio; la procedura standard prevede: metà pista, aria clada al carburatore, si rallenta (1500 Rpm) a 95 Mph, prima tacca di Flap, si riporta il motore a 2000 rpm, inizio virata in base, si rallenta a 85 Mph, seconda tacca di Flap, virata in finale, 75 Mph e full flap; sicuri di entrare in pista check finale: aria calda off ("si deve sempre prevedere di riattaccare" l'atterraggio è una riattaccata abortita) e controllo visivo dell'estensione dei flap. Oramai stiamo sorvolando la recinzione di cinta dell'aeroporto, siamo quasi al suolo, inizio la richiamata e ... dolcemente ...  solchiamo la pista. Liberiamo e ci spostiamo al parcheggio.

La prima lezione è andata; tornando a casa penso all'esperienza di oggi e facendo il confronto (impari in verità) con il mondo ultraleggero devo ammettere che la preparazione è di tutt'altro livello.

mercoledì 28 aprile 2010

Visita medica 1° classe - Roma

Finalmente il grande giorno, l'esame di idoneità fisica; senza questo tassello tutto il percorso "pratico", non può avere inizio e la voglia, di iniziare le lezioni pratiche, è tanta.

Come ho già spiegato in un altro post la visita si svolge a Roma all'istituto di medicina legale dell' Aereonautica Militare e comprende una lunga serie di analisi ma soprattutto lunghe attese ;-)

Per non correre rischi, arrivo a Roma il giorno prima e dopo una cena leggera (una bella carbonara per la cronaca, alla faccia dei trigliceridi) mi butto orizzontale con  la sveglia impostata per le 7:30.


Appena arrivati ci si trova un po' spiazzati, in mezzo a tutti militari in divisa, e senza avere ben chiaro che cosa si debba fare; comunque, il primo passo, è registrarsi in segreteria dove prendono le generalità, controllano il versamento dovuto per le spese degli esami, ti assegnano un numero che poi sarà usato per identificarti durante le analisi (nel mio caso è 85) e ti rilasciano la lista degli esami a cui ci si dovrà sottoporre.

Modulo rilasciato dalla segreteria
una volta registratosi


Ed ecco che si inizia !!

ANALISI DEL SANGUE (emocromo, formula leucocitaria e tossicologico)
Il primo esame è quello che mi rimane più ostico (che palle con queste punture), si entra in una stanzetta 3x3 dove, con due lettini, due medici degni della catena di montaggio FIAT effettuano senza sosta i prelievi del sangue. Non c'è molto tempo di preoccuparsi perchè in meno di 5 minuti tocca a me e il medico "vampiro" svolge senza esitazione il suo lavoro e mi dice "fatto, vai di la per le urine". Un sospiro di sollievo ed un sorriso enorme mi si illumina nel viso... lo scoglio piu grosso è andato !!!!

ANALISI URINE
Nella stessa stanzetta c'è un altra porta che da sul bagno dove si riempe la provetta, beh, c'è poco da dire, non è che sia un esame complicato ;-) liberata la vescica un infermiera raccoglie le provette e invita a recarci al bar per fare colazione (è richiesto lo stomaco vuoto per le analisi del sangue).

Da questo momento, mi spiega l'infermiera, si dovrà attendere che dagli altoparlanti venga chiamato il mio numero per i prossimi esami; ed infatti poco dopo aver fatto colazione si sente: "63, 72, 76, 85, 93 Cardiologia, 1° piano" è il momento di andare; da questo momento si dovrà, per ogni analisi, girare per tutta la struttura a cercare la stanza giusta, a volte la cosa rimane semplice, a volte mica tanto.

ELETTROCARDIOGRAMMA
Come per gli altri esami, ci si trova in un piccola fila di 4/5 persone (quelle chiamate) e in poco tempo si è dentro, la visita è un semplice elettrocardiogramma come quelli che chiunque abbia fatto sport già conosce. Niente di che, si risolve in 5 minuti e la cosa più fastidiosa è la crema per far aderire gli elettrodi che ti sparpagliano dappertutto senza troppa grazia.

PSICHIATRIA
Gli esami di psichiatria comprendono un questionario psicoattitudinale, un test pratico ed un colluquio psicologico; si inizia con il questionario, centinaia di domande a doppia scelta (vero o falso) stile visita del militare; nel complesso una noia mortale.

Il test pratico è rivolto a determinare la prontezza dei riflessi e di memoria; si svolge in una stanza con dei banchi attrezzati tipo un aula scolastica di lingue ed è diviso in 3 prove:
  • test dei riflessi: si hanno 3 pulsanti con tre colori diversi ed una luce che si illumina ogni volta con un colore. Si deve premere nel piu breve tempo possibile il bottone con il colore giusto.
  • test della memoria: nel monito compaiono una serie di simboli per un tempo molto breve e si deve riportare su un foglio il numero piu alto di simboli nella posizione giusta.

  • test di coordinazione: si viene posti davanti ad un percorso formato da una striscia di metallo sopra una piastra di legno; la prova consiste nel passare con una penna sopra la striscia metallica (che disegna curve e rettilinei) mantenendosi al centro della stessa, nel più breve tempo possibile.
Infine si fa il colloquio con lo psichiatra che non è altro che una semplice chiaccherata dove chiedono qual'è il motivo per il quale si effettua la visita e poco altro.

NEUROLOGIA
Anche in questo caso si tratta dei semplici esami che si fanno anche per il certificato di idoneità sportiva, controllano la stabilità vestibolare e i riflessi incondizionati (ti martellano il ginocchio per intendersi). Inoltre viene effettuato l'elettroencefalogramma in cui il problema più grande è non addormentarsi durante l'esame in quanto dura quasi 45 minuti e con tutti sensori sulla testa si deve stare seduti al buoi con gli occhi chiusi (!!).

PNEUMOLOGIA
Trovare la stanza in cui si fa la spirometria è un impresa e, se per caso, hai fatto su e giu dai vari piani beh... arivi già provato :-) comunque sia, ci si trova davnti allo spirometro dove il medico ti invita a soffiare con forza, poi piano, poi ancora con forza e nel monitor davanti si vedono i risultati in forma grafica. Devo dire che i parametri per la 1° classe sono abbastanza stringenti e non è stato immediato riuscire a superare il test (maledette sigarette !!!)

RADIOLOGIA
Si risolve in 5 minuti con una semplice radiografia toracica, si aspetta un attimo per lo sviluppo della lastra ed è fatto senza problemi.

OCULISTICA
Paradossalmente anche l'esame oculistico si svolge in tempo record; contrariamente a quanto si pensi, infatti, non si viene sottoposti a particoli test se non quelli che si fanno anche per il rinnovo della patente e, devo dire, anche in modo abbastanza superficiale. Quindi nient'altro che leggere le lettere da lontano, le tavole del daltonismo e un controllo alla pupilla con la lente.

OTORINO
Questo è stato forse la parte che piu mi ricorderò; inizia con la visita otorina classica, vengono controllate le orecchie, naso e gola. Viene poi controllato l'udito: si entra in una stanzetta insonorizzata e con le cuffie si ascoltano i suoni a varie frequenze e si alza la mano non appena si udiscono; ma è qui che si arriva al bello, con un esame che non mi era mai capitato di fare (e spero di non doverlo più fare) si viene sdraiati su un lettino e tramite dei coni di metallo infilati sulle orecchie (che già danno una senzazione sgradevolissima) ti viene sparata acqua dentro le orecchie tipo quando sotto la doccia si dirige il getto dentro l'orecchio; il fatto è che dura una decina di secondi e contemporanemante su entrambe le orecchie... bleah... una senzasione fastidiosissima !!!!

MEDICINA GENERALE
Finalmente l'ultimo esame; un colloquiodove si effettua l'anamnesi familiare e si cerca di individuare la storia clinica del soggetto: mai avuto svenimenti, malattie ereditarie, ricoveri ospedalieri, traumi subiti etc... niente di particolare insomma.

Ridendo e scherzando dalle 8 a cui sono arrivato si sono già fatte le 13 e speranzoso inizio a domandare come funzioni il ritiro delle risposte. Mi spiegano che non prima delle 16 :-((  inizieranno, allo sportello della segreteria dove ci si è registrati, a consegnare i risultati degli esami.
Ci si ritrova quindi, alle 16, tutti nella saletta della segreteria, l'attesa e lunga in quanto vengono chiamati i candidati singolarmente e tra una chiamata e un altra passa anche parecchio tempo in quanto la commissione sta valutando caso per caso.

Ma alla fine, ecco i risultati: 1° classe IML raggiunta !!!

I risultati delle analisi del sangue
Il sudato certificato di 1° classe

lunedì 19 aprile 2010

Incidente di percorso

Beh, anche i migliori percorsi hanno degli intoppi e nel mio caso l'intoppo ha preso la forma di una curva a gomito dopo un rettilinio buio...

Se fosse stato un racconto di Snoopy sarebbe iniziato con "Era una notte buia e tempestosa...", invece era una bella serata, poco prima delle 8.

Ma partiamo dall'inizio: stavo andando verso Fano per la terza lezione teorica e il navigatore decide che la strada puo essere piu veloce se avessi svoltato a sx; svoltiamo un po'... la strada è tranquilla, non illuminata ma dritta quindi procedo senza esitare... proprio perchè non molto illuminata butto uno sguardo al navigatore per vedere cosa aspettarmi e... una curva a 180° (???) mentre ributtavo gli occhi fuori, pensando ad un errore del navigatore perchè "sembra tutto dritto" ecco che capisco che non era un errore c'è un tornante !!!

Niente, il resto è scontato... Fortunatamente ne sono uscito solo con una frattura al dito medio e relativa steccatura ma, per un po', niente volo :-( !!!