La visita medica ormai è superata quindi non c'è più motivo per fare solo teoria; è arrivato il momento di mettersi alla guida di un vero aereomobile di aviazione civile.
L'appuntamento è per mezzogiorno e non voglio fare tardi, è la prima lezione e non è il caso di farsi riconoscere subito, i miei proverbiali ritardi arriveranno più in la ;-)
L'aeromobile
Pronto nel piazzale, il bianco e verde I-CUCC (foto) un Cessna C172M
Skyhawk II del 1973 mi aspetta maestoso.
Il C172, per il suo volare pacifico e mansueto e per la sua semplicità di pilotaggio, è il veivolo impiegato per la formazione dalle scuole di volo di tutto il mondo ed è quasi un passaggio obbligato per qualunque allievo pilota; il Cessnino non è un buon mezzo solo per le prime lezioni ma viene utilizzato anche per eventuali abilitazioni data la sua economicità di impiego. Per me infatti sarà il compagno di avventure per tutto il corso PPL e per la successiva abilitazione IR e notturna. Seppur ormai quasi negli "anta" non ha i segni della vecchiaia e, a parte gli interni che lasciano un po' trapelare l'età, la struttura sembra ancora in ottima forma.
Il C172, per il suo volare pacifico e mansueto e per la sua semplicità di pilotaggio, è il veivolo impiegato per la formazione dalle scuole di volo di tutto il mondo ed è quasi un passaggio obbligato per qualunque allievo pilota; il Cessnino non è un buon mezzo solo per le prime lezioni ma viene utilizzato anche per eventuali abilitazioni data la sua economicità di impiego. Per me infatti sarà il compagno di avventure per tutto il corso PPL e per la successiva abilitazione IR e notturna. Seppur ormai quasi negli "anta" non ha i segni della vecchiaia e, a parte gli interni che lasciano un po' trapelare l'età, la struttura sembra ancora in ottima forma.
Lucio, l'istruttore
Non c'è scuola senza istruttore, colui che rappresenta la figura da imitare, colui che agli occhi dell'allievo detiene il vaso del sapere; per il mio corso l'istruttore è Lucio Gabrielli.
Lucio è comandante per una compagnia charter locale e mi aspetta con un sorriso (solo dopo capirò che stava ridendo sotto i baffi ) pronto per portarmi su e vedere quello che sono in grado di fare.
Preparazione prevolo
Bene, l'aeromobile c'è, l'istruttore è pronto... non resta che iniziare... Ogni volo inizia sempre con l'ispezione esterna del mezzo, un giro di ricognizione attorno al veivolo allo scopo di verificare l'assenza di qualsiasivoglia anomalia strutturale; sia che per un ultraleggero 2 posti che per un 747, ogni volo inizia sempre con l'ispezione; aiutati dalla Check List si controllano la fusoliera, le ali, i piani di coda etc.. con un preciso ordine e con specifici controlli per ogni sezione.
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Schema Procedure ispezione esterna (Manuale I-CUCC) |
Essendo la prima volta che effettuo un ispezione su un 172, Lucio mi illustra quali sono i punti chiave da controllare e quale sia la procedura corretta per ogni controllo; dopodichè, finalmente, saliamo a bordo.
Le differenze con l'ultraleggero si fanno vedere subito, si, perchè già per salire non c'è bisogno del cosiddetto ingresso "di culo" ben conosciuto dai diportisti; i sedili, poi, meritano una menzione particolare, sono più comodi del divano di casa: "bene" mi dico "visto che ci dovrò passarci diverse ore sopra" e, voltandomi verso i posti dietro, mi lascio sfuggire un sorriso di soddisfazione: sono su un aereo di Aviazione Generale (AG) !!
Prima dei controlli interni, Lucio mi spiega il pannello strumenti e mi fa familiarizzare con i comandi a bordo; l' I-CUCC è certificato anche per il volo strumentale quindi alcuni strumenti basici sono duplicati è presente anche altra strumentazione specifica (ILS per esempio); non essendo il primo aereo che piloto, gli strumenti basici li conosco e ci concentriamo su quello che nel VDS non c'è: gli strumenti di navigazione (Vor, Adf etc..), il comando di controllo della miscela, il selettore delle utenze radio e alcune altre cose. In pochi minuti mi fa una panoramica di tutto il pannello e rimandiamo una spiegazione più approfondita nel momento in cui inizieremo a utilizare i singoli apparati.
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Check list I-CUCC (pagina 1) |
Prendo in mano la checkList e ... adesso si inizia veramente; freno parcheggio ok, sedili regolati, cinture allacciate, porte chiuse, fusibili check... la lista è lunga e ci vuole almeno un minuto prima di passare al fatidico: "Via dall'elica !!!"; il motore inizia per la prima volta a borbottare; porto subito i giri a 1000, come dalle indicazioni del manuale, check della pressione dell'olio e faccio la prima chiamata radio: "Fano radio, India Charlie Uniform Charlie Charlie, Radio check e stop orario" " India Charlie Charlie 5 quinti 28 primi" mi rispondono, questo significa che posso finalmente dire per la prima volta "Fano radio, India Charlie Charlie rulla punto attesa 05".
Eppur si muove
Dò un po' di trottle e le ruote iniziano a rotolare nell'asfalto del parcheggio dell'aereoporto di Fano, nel tragitto fino al punto attesa si effettuano gli ultimi controlli sugli strumenti giroscopici e sul corretto funzionamento della bussola e dei freni!!
Il punto attesa è dove ci si ferma e si effettuano le prove motore prima del decollo e dove, in caso di traffico, si attende che la pista si liberi; scorro nella checklist per cercare la sezione della prova motore, eccola !! Motore a 1700 giri, prova miscela...ok; motore a 1900 giri, prova magneti... regolari; vuotometro... ok, amperometro... ok; bene, sembra tutto apposto: riporto il motore a 1200 giri (per i giroscopi): è ora di prepararsi al decollo.
Cicchetto bloccato, magneti both, miscela ricca, aria al carburatore off, serbatoi both, altimetri regolati, comandi liberi, flap decollo (2 tacche), pista libera; "Fano radio, India Charlie Charlie si allinea e decolla pista 05".
Lucio mi fa cenno di andare, dò un po' di potenza al motore per vincere l'attrito dell'asfalto; mi muovo, entro in pista ed effettuo l'allineamento; cavolo, la pista è bella lunga, fa una bella sensazione abituato a piste da 400m; ci siamo, la bussola segna 050°, sono allineato. Stiamo occupando la pista e non c'è più da cincischiare, giusto il tempo di allineare il giroscopio, portare il trasponder su ON che sento in cuffia: "quando vuoi andiamo"; lo sguardo fa una scansione veloce sul pannello strumenti: temperature in arco verde, miscela ricca; andiamo!!!
Il decollo
Motori a tutta potenza (!!) e subito: "Piede destro cane!!" è Lucio che con la sua grazia mi vuol dire di rimanere ben allineato durante la corsa di decollo correggendo con il pedale destro l'effetto di spostamento laterale a sinistra dovuto alla coppia dell'elica. Stiamo accellerando, 40,45,50,55... 65 Mph; applico una leggera trazione al volantino e leggiadramente si stacchiamo dal suolo. Lucio mi spiega le procedura di decollo: 70 Mph, a 300 ft via flap e 80Mph, 500 piedi (ma non prima di aver terminato la pista) virata in controbase e 90Mph; a 1000 ft (50 ft prima) livellare e portare il motore a regime di crociera (2300 rpm). Eseguo!!
La missione
La missione in se, non presenta punti di rilievo, essendo la prima lezione si deve prendere confidenza con il mezzo e si effettuano manovre basiche come discese, salite e virate larghe. Il veivolo è placido e stabile, si ha un sensazione di robustezza; non trovo particolari difficoltà. In circa 40 minuti completiamo e ci accingiamo a tornare in circuito per l'atterraggio.
In ritorno
"Fano radio, India Charlie Charlie in sottovento destro 05, riporterà infinale", ormai in circuito si inizia la configurazione di atterraggio; la procedura standard prevede: metà pista, aria clada al carburatore, si rallenta (1500 Rpm) a 95 Mph, prima tacca di Flap, si riporta il motore a 2000 rpm, inizio virata in base, si rallenta a 85 Mph, seconda tacca di Flap, virata in finale, 75 Mph e full flap; sicuri di entrare in pista check finale: aria calda off ("si deve sempre prevedere di riattaccare" l'atterraggio è una riattaccata abortita) e controllo visivo dell'estensione dei flap. Oramai stiamo sorvolando la recinzione di cinta dell'aeroporto, siamo quasi al suolo, inizio la richiamata e ... dolcemente ... solchiamo la pista. Liberiamo e ci spostiamo al parcheggio.
La prima lezione è andata; tornando a casa penso all'esperienza di oggi e facendo il confronto (impari in verità) con il mondo ultraleggero devo ammettere che la preparazione è di tutt'altro livello.